Nello scorso mese di giugno del 2017 in Italia è scattato il blocco alla raccolta delle scommesse e comunque a tutte le operazioni online sui siti Internet bet1128.com e vincifivecinque.com in quanto fanno capo alla CenturionBet che è stata tirata in ballo nell’inchiesta ‘Jonny’ della procura Antimafia di Catanzaro, e che si è inoltre vista sospendere la licenza per operare da parte della MGA, la Malta Gaming Authority.
Lo stop da parte dell’Autorità maltese ha portato non solo alla sospensione della licenza con durata ‘indefinita’, ma anche al rispetto da parte di CenturionBet dell’obbligo di non accettare più la registrazione di nuovi conti di gioco, e quindi di non acquisire più nuovi clienti. Inoltre, la CenturionBet, chiamata a partire dalla sospensione della licenza a esibire i dati ed i documenti che sono stati e che saranno richiesti dalla Malta Gaming Authority, dovrà pure rispettare l’obbligo di sospensione sui siti Internet di tutte le transazioni includendo anche e soprattutto i prelievi ed i depositi di denaro.
Questo fa sì che in rete ogni sito Internet che opera grazie alla licenza CenturionBet, ed ogni agenzia di scommesse fisica, è da considerarsi non approvata dalla MGA, mentre per coloro che, prima della sospensione della licenza, erano clienti di CenturionBet attraverso i due siti Internet sopra citati, la richiesta di rimborso dei fondi presenti sul conto di gioco dovrà essere inoltrata all’operatore stesso, mentre per eventuali dispute i clienti dovranno rivolgersi all’Autorità maltese.
Per CenturionBet i problemi prima, ed i guai poi, sono iniziati proprio con l’operazione ‘Jonny’ in quanto, stando alle ricostruzioni, alle prove ed ai rilievi delle Fiamme Gialle, sarebbe stato accertato che l’operatore, presente in Italia con 500 agenzie sul territorio, ed in tanti altri Paesi del mondo, avrebbe concesso di operare ad un’altra società sfruttando i propri circuiti di gioco online. Questa società, operante nella provincia di Crotone, in base alle indagini che sono state condotte dalla Procura Antimafia di Catanzaro sarebbe stata espressione commerciale di una cosca di ‘Ndrangheta che avrebbe fatturato decine di milioni di euro senza dichiararli al Fisco.
Per i centri scommesse che sono collegati a bookmaker senza concessione la partita continua però a livello giudiziario. Per alcuni centri scommesse collegati a Centurionbet, infatti, l’11 luglio del 2017 la Corte di Cassazione ha annullato i sequestri rinviando ai tribunali competenti per un nuovo esame.
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